di
Gemma Lanzo
Entrando nel vivo della programmazione del Festival, i film in concorso per l’Ulivo D’Oro sono: Winter Journey di Sergei Taramaev e Liubov Lvova, Miracle di Juraj Lehotsky, Macondo di Sudabeh Mortezai, One of a Kind di Francois Dupeyron, Concrete Night di Pirjo Honkasalo, Bobo di Ines Oliveira, Letter to King di Hisham Zaman, Lifelong di Asli Ozge, Blind Dates di Levan Koguashvili, September di Penny Panayotopoulou.
Oltre all’Ulivo D’oro verrà assegnato anche il premio “Mario Verdone”, arrivato alla sua quinta edizione. A consegnare il premio saranno Carlo, Luca e Silvia Verdone che sceglieranno tra: Spaghetti Story di Ciro De Caro, Il sud è niente di Fabio Mollo e Zoran, il mio nipote è scemo di Matteo Oleotto. La giuria della famiglia Greco, Jacopo Chessa, Lia Furxhi e Alberto La Monica decreteranno invece il vincitore del premio “Emidio Greco”. I film in concorso sono: Zima di Cristina Picchi, C’est la vie di Simone Rovellini, America di Alessandro Stevanon, Nati per correre di Michele Vannucci. Saranno proiettati poi i film arrivati in finale per il premio LUX 2013, riconoscimento con il quale il Parlamento Europeo premia il cinema europeo: The selfish Giant di Clio Bernard (terzo posto), Miele di Valeria Golino (secondo posto), Alabama Monroe – una storia d’amore di Felix Giant (primo posto) che chiuderà il Festival (3 maggio, Multisala Massimo ore 20.00).
Ad accompagnare la Kermesse per tutta la sua durata, le retrospettive dedicate a Claudia Cardinale, Marco Bellocchio (Sergio Toffetti incontra Marco Bellocchio - 29 aprile, Multisala Massimo ore 21.00), Mario Bava e Danis Tanović (Piera Detassis incontra Danis Tanović - 1 maggio, Multisala Massimo ore 21.00). Di interesse poi le sezioni “Cinema e Realtà” e “Cinema e Industria” rispettivamente dedicate ai documentari e al cinema di impresa, “che ha prodotto migliaia di documenti filmati sui vari aspetti della vita aziendale”.
Non mancano le sezioni dedicate al cortometraggio, forma che sempre più attrae il pubblico, con la proiezione di cortometraggi e saggi di diploma degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema, con “Puglia Show”, concorso di cortometraggi di giovani registi pugliesi, e “Short matters” rassegna di cortometraggi candidati all’”European Film Awards”.
Anche in questa edizione il Festival pone l’accento sulla situazione carceraria italiana dedicando uno spazio, in collaborazione con la Casa Circondariale di Lecce, a questo tema. Oltre all’incontro con la ex detenuta politica negli U.S.A. Silvia Baraldini saranno proiettati nell’ambito del Festival due film, il documentario Sbarre curato da Daniele Segre con gli allievi del secondo anno dei corsi di regia, sceneggiatura, montaggio e suono del Centro Sperimentale di Cinematografia e Nella casa di Borgo San Nicola di Caterina Gerardi.
Numerose, inoltre, le tavole rotonde tra cui “Film Literacy, Accessibility and Audience Development in Europe”, “Gli stati generali della commedia italiana”, “Viva il Primo Maggio”, “Palestinian Cinema Dreams of a Nation”. Tre gli appuntamenti con i registi palestinesi: Michel Khleifi -29 aprile, Multisala Massimo ore 18.00 (a cui seguirà un incontro sul tema “Immigrazione e Arte Sociale”); Mohammad Bakri – 1 maggio, Multisala Massimo ore 20.00; Sahera Dirbas -3 Maggio, Multisala Massimo ore 16.00. Interamente dedicata a Pier Paolo Pasolini la conferenza a cura di Roberto Pazzi “Lo sguardo diverso di Pasolini sul mondo” a cui seguirà la proiezione della versione restaurata del film Il vangelo secondo Matteo. Mercoledì 30 Aprile, la serata nella Sala 1 del Massimo è dedicata ad Arnoldo Foà e si chiuderà con la proiezione di Io sono il teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà di Cosimo Damiano Damato.
Fanno da cornice, per tutta la durata del Festival ed oltre, le Mostre dedicate a Claudia Cardinale, Pier Paolo Pasolini e Mario Bava.
Un carnet davvero ricco quello del Festival del Cinema Europeo che, continuando a camminare sulle solide basi su cui è nato 15 anni fa, svela cinematografie singolari e tipiche della nostra Europa mostrandone le diversità, e al contempo crea e rafforza quell’interesse verso la settima arte che contribuisce a rendere la Puglia un centro propulsore di Cultura Cinematografica.
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