martedì 6 maggio 2014

MOVIEMENT N.10 - MARTIN SCORSESE uscirà la prossima settimana.

L’estensione degli interessi che hanno contraddistinto tutta l’attività di Scorsese nel mondo della “settima arte” è talmente vasta da far sembrare qua...si riduttivo l’attributo di regista-cinefilo. Pensiamo al ruolo importantissimo che riveste dal 1990 nell’ambito della Film Foundation, una istituzione creata appositamente per la salvaguardia e la conservazione delle pellicole cinematografiche; oppure alla sua attività didattica come conferenziere e storico del cinema. Nel rendere omaggio al regista si è cercato di restituire un quadro quanto più esaustivo della sua “autorialità”, attraverso i film più significativi che ne hanno forgiato l’immagine a livello internazionale, dalla ”New Hollywood” degli anni Sessanta e Settanta al cinema “blockbuster” degli ultimi decenni.

Ad aprire la sezione “Insight” troviamo Adrian Martin che ripercorre la carriera registica di Scorsese all’interno dell’industria cinematografica. A seguire un inedito accostamento tra il cinema di Scorsese e Nietzsche proposto da Jerold J. Abrams; Frank Bousquet affronta l’analisi di Gangs of New York; Massimo Causo focalizza l’attenzione sull’iperbole e il soggetto nella filmografia scorsesiana; Eusebio Ciccotti sintetizza il versante storico-didattico nel celebre e “personale” viaggio nel cinema americano.

In “Film Analysis” un intervento di David Bordwell su The Wolf of Wall Street.

A seguire un estratto della Jefferson Lecture tenuta da Martin Scorsese nel 2013 sul linguaggio del cinema (per la prima volta tradotta in italiano con il consenso diretto di Mr Scorsese) e la pubblicazione di alcune immagini tratte dal Catalogo della Mostra Internazionale su Martin Scorsese tenutasi a Berlino e Torino, curato da Nils Warnecke e Kristina Jaspers.

In “Conversazioni”, infine, un’intervista a Dante Ferretti, il grande scenografo italiano pluripremiato con l’Oscar.

A cura di Gemma Lanzo e Costanzo Antermite
Titolo: Martin Scorsese
Collana: Moviement
Formato: 21 x 29,7
Pagine: 144
Prezzo: 15 euro
ISBN: 978-88-97670-10-0


giovedì 1 maggio 2014

Il Cinema d’Europa in Puglia


di Gemma Lanzo

Si è aperto a Lecce il 28 aprile e si concluderà il 3 maggio, la 15° Edizione del Festival del Cinema Europeo diretto da Alberto La Monica e sotto la direzione artistica di Cristina Soldano. Ricca, anche in questa occasione, la lista dei film da vedere o rivedere e degli eventi da attendere. Alle proiezioni si affiancano mostre e tavole rotonde sulla settima arte che, come annunciato dallo slogan “Il cinema anima gli occhi”, promettono di coinvolgere e appassionare i partecipanti. L’entusiasmo non viene deluso dal film di apertura For those who can tell no more seguito da un incontro/dibattito con la stessa regista Jasmila Zbanic. Il film che evoca le atrocità della guerra in Bosnia attraverso la protagonista, una turista australiana in visita a Višegrad, dichiara apertamente la funzione del cinema come racconto e testimonianza, la necessità di ricordare attraverso la “macchina da presa” eventi non visti né vissuti ma sentiti e percepiti, in questo caso, attraverso la sensibilità della protagonista Kym (Kym Vercoe). Il cinema ha così il potere di rievocare la guerra senza mostrarla ed intercetta la volontà della regista nel fare a tutti i costi di esso uno strumento di denuncia sull’attuale situazione in Bosnia: “Siamo stati avvisati del fatto che fare un film come questo sarebbe stato molto pericoloso e che non eravamo al sicuro a Višegrad. Ma il film doveva essere girato a Višegrad e abbiamo deciso di correre il rischio”.

Entrando nel vivo della programmazione del Festival, i film in concorso per l’Ulivo D’Oro sono: Winter Journey di Sergei Taramaev e Liubov Lvova, Miracle di Juraj Lehotsky, Macondo di Sudabeh Mortezai, One of a Kind di Francois Dupeyron, Concrete Night di Pirjo Honkasalo, Bobo di Ines Oliveira, Letter to King di Hisham Zaman, Lifelong di Asli Ozge, Blind Dates di Levan Koguashvili, September di Penny Panayotopoulou.

Oltre all’Ulivo D’oro verrà assegnato anche il premio “Mario Verdone”, arrivato alla sua quinta edizione. A consegnare il premio saranno Carlo, Luca e Silvia Verdone che sceglieranno tra: Spaghetti Story di Ciro De Caro, Il sud è niente di Fabio Mollo e Zoran, il mio nipote è scemo di Matteo Oleotto. La giuria della famiglia Greco, Jacopo Chessa, Lia Furxhi e Alberto La Monica decreteranno invece il vincitore del premio “Emidio Greco”. I film in concorso sono: Zima di Cristina Picchi, C’est la vie di Simone Rovellini, America di Alessandro Stevanon, Nati per correre di Michele Vannucci. Saranno proiettati poi i film arrivati in finale per il premio LUX 2013, riconoscimento con il quale il Parlamento Europeo premia il cinema europeo: The selfish Giant di Clio Bernard (terzo posto), Miele di Valeria Golino (secondo posto), Alabama Monroe – una storia d’amore di Felix Giant (primo posto) che chiuderà il Festival (3 maggio, Multisala Massimo ore 20.00).

Ad accompagnare la Kermesse per tutta la sua durata, le retrospettive dedicate a Claudia Cardinale, Marco Bellocchio (Sergio Toffetti incontra Marco Bellocchio - 29 aprile, Multisala Massimo ore 21.00), Mario Bava e Danis Tanović (Piera Detassis incontra Danis Tanović - 1 maggio, Multisala Massimo ore 21.00). Di interesse poi le sezioni “Cinema e Realtà” e “Cinema e Industria” rispettivamente dedicate ai documentari e al cinema di impresa, “che ha prodotto migliaia di documenti filmati sui vari aspetti della vita aziendale”.

Non mancano le sezioni dedicate al cortometraggio, forma che sempre più attrae il pubblico, con la proiezione di cortometraggi e saggi di diploma degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema, con “Puglia Show”, concorso di cortometraggi di giovani registi pugliesi, e “Short matters” rassegna di cortometraggi candidati all’”European Film Awards”.

Anche in questa edizione il Festival pone l’accento sulla situazione carceraria italiana dedicando uno spazio, in collaborazione con la Casa Circondariale di Lecce, a questo tema. Oltre all’incontro con la ex detenuta politica negli U.S.A. Silvia Baraldini saranno proiettati nell’ambito del Festival due film, il documentario Sbarre curato da Daniele Segre con gli allievi del secondo anno dei corsi di regia, sceneggiatura, montaggio e suono del Centro Sperimentale di Cinematografia e Nella casa di Borgo San Nicola di Caterina Gerardi.

Numerose, inoltre, le tavole rotonde tra cui “Film Literacy, Accessibility and Audience Development in Europe”, “Gli stati generali della commedia italiana”, “Viva il Primo Maggio”, “Palestinian Cinema Dreams of a Nation”. Tre gli appuntamenti con i registi palestinesi: Michel Khleifi -29 aprile, Multisala Massimo ore 18.00 (a cui seguirà un incontro sul tema “Immigrazione e Arte Sociale”); Mohammad Bakri – 1 maggio, Multisala Massimo ore 20.00; Sahera Dirbas -3 Maggio, Multisala Massimo ore 16.00. Interamente dedicata a Pier Paolo Pasolini la conferenza a cura di Roberto Pazzi “Lo sguardo diverso di Pasolini sul mondo” a cui seguirà la proiezione della versione restaurata del film Il vangelo secondo Matteo. Mercoledì 30 Aprile, la serata nella Sala 1 del Massimo è dedicata ad Arnoldo Foà e si chiuderà con la proiezione di Io sono il teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà di Cosimo Damiano Damato.

Fanno da cornice, per tutta la durata del Festival ed oltre, le Mostre dedicate a Claudia Cardinale, Pier Paolo Pasolini e Mario Bava.

Un carnet davvero ricco quello del Festival del Cinema Europeo che, continuando a camminare sulle solide basi su cui è nato 15 anni fa, svela cinematografie singolari e tipiche della nostra Europa mostrandone le diversità, e al contempo crea e rafforza quell’interesse verso la settima arte che contribuisce a rendere la Puglia un centro propulsore di Cultura Cinematografica.